La sfida di tre fratelli nella “valle dei cucchiai”
By Martina Valentini, GreenPress EnvironMedia
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Il legno, per la famiglia Peretti, è un elemento cruciale. Come l'acqua e l'aria. È la materia prima con cui lavorano da oltre mezzo secolo. Talmente intima per la valle in cui operano – la Val Strona, nel nord del Piemonte – da aver fatto ribattezzare quell'area come “val di cazzuji" (valle dei cucchiai, la produzione principale da secoli).
The valley of Val Strona in northern Piedmont (Italian Alps) is commonly referred to as the ‘Valley of Spoons’ because wooden spoons were fashioned here as one of the principal industries for centuries.
Un contesto così radicato non è però immune dai cambiamenti nel tessuto economico e produttivo mondiale. Ed è in questi cambiamenti che l'acquisto della WOOD-MIZER LT20 ha fatto la differenza. E, in poco tempo, ha permesso di costruirsi un nuovo modo di stare sul mercato e contrastare la concorrenza.
A dirlo è la stessa Noris Peretti, titolare della Fra.Per.Legno insieme ai fratelli Sandro ed Ezio (nell'acronimo, la storia della loro vita: Fratelli Peretti Legno). “Tutti e tre – racconta – siamo nati qui dentro. Abbiamo respirato legno fin dal primo giorno della nostra vita, vedendo i nostri genitori gestire l'azienda. Ma negli ultimi anni abbiamo anche assistito a un cambio nel mercato.
Prima la Val Strona era una piccola Cina. In ogni scantinato c'erano piccole produzioni di cucchiai. Si esportava pensando alla quantità più che alla qualità. Poi, complice la crisi e la concorrenza estera (molto forte quella dell'Est Europa), il discorso è cambiato. Ed ha fatto selezione”.
La selezione, come spesso accade, è stata spietata: delle 300 aziende, ne sono rimaste una trentina. “Sono quelle che hanno capito, come noi, l'esigenza di innalzare il livello qualitativo e presentare prodotti validi”. Ovviamente, anche nella Fra.Per.Legno i momenti difficili non sono mancati:
“Quasi da un giorno all'altro, il fax ha smesso di squillare e il numero di mail è crollato. Fortunatamente avevamo basi solide, abbiamo potuto fare prodotti e immagazzinarli per tempi migliori. Adesso non solo abbiamo esaurito i prodotti in magazzino ma spesso non riusciamo quasi a stare dietro agli ordini”.
Il coraggio di cambiare ha fatto la differenza: “Wood-Mizer ci ha aperto al mondo. Ci ha resi più competitivi a livello di prezzi, perché ci siamo affrancati dall'uso di una segheria esterna. E ha aumentato il nostro livello di autonomia e di scelta”.
Su tutte, avere una sega industriale direttamente in azienda ha permesso di decidere ogni volta che tipo di lavorazioni fare, in base al tipo di legno e di prodotti che erano richiesti. Negli anni, la produzione si è diversificata: non solo cucchiai ma anche piatti, sottopiatti, taglieri, utensili da cucina, articoli decorati.
Fino alle originali bomboniere in legno e a particolari oggetti fatti completamente a mano mediante la tornitura e decorati con disegni fatti con il pirografo e poi colorati. Tanti prodotti diversi, accomunati da un'attenzione per la qualità e la sicurezza (“per quelli da usare a scopo alimentare non usiamo vernici ma solo oli naturali”).
Facciamo arrivare i tronchi da lavorare o dalla Svizzera o dalle valli piemontesi più vicine a noi. La Wood-Mizer è stata essenziale per migliorare la nostra produzione e ci ha permesso la massima flessibilità nella scelta delle misure dei tagli delle tavole.
È una macchina davvero efficiente che ha cambiato la nostra vita lavorativa”.